Scrivo perchè il mio Compagno, è deceduto il 1/2/16, ha avuto un’emorragia intraparenchimale di 2 cm cerebellare inferiore dx-paraverniana da rottura di verosimile M.a.av in fossa cranica posteriore, peggioramento clinico con aumento dell’ematoma per risanguinamento della lesione vascolare malformativa con massiva inondazione del IV ventricolo, distensione dell’acquedotto e abbondante materiale ematico nel terzo e nei ventricoli laterali associato a materiale ematico negli spazi cisternali peribulbari alla TAC cerebrale di controllo.
Stà di fatto che i soccorsi sono stati tardivi, un pò anche per colpa mia xchè non son riuscita a capire la gravitá, poi al pronto soccorso per sottoporlo a tac.sono passate alcune ore, gli avevano poi messo una flebo, dicevano che serviva a dissipare l’emorragia, stà di fatto che dopo pochi minuti…sì è alzato di scatto da posizione supina a seduto ed ha gridato” che succede? Stò male” e poi è crollato in arresto respiratorio, poi in coma profondo, se n’è andato dopo due giorni; aveva solo 53 anni e io non avevo MAI sentito parlare di queste m.a.v. e se posso esser d’aiuto per divulgare questa cosa, LO FACCIO MOLTO VOLENTIERI, per evitare che altri possano finire come il “MIO LELE”
Le MAV sono purtroppo asintomatiche, sino a rottura e sanguinamento (emorragia).
Condoglianze vivissime. Io ho patito dello stesso caso clinico del suo compagno, fortunatamente con una emorragia più ridotta che mi ha concesso scampo. Poi la MAV è stata bonificata. Purtroppo non c’è nulla per prevenire queste improvvise tragedie, tranne uno screening con risonanza magnetica e/o angiografia digitale, esami troppo indaginosi (specie il secondo) da fare di routine, in piena salute e senza sintomi.
Ciao Siria,
mi spiace molto per il triste epilogo del tuo Lele, però non devi sentirti in colpa, come avresti fatto ad accorgetene!?
Grazie per la tua testimonianza.
Un caro saluto
Mary