Da Sandra – Aprile 2015

Salve a tutti, mi chiamo Sandra la mia avventura comincia il 29 novembre 2014.
Mi trovo davanti al lavandino avevo appena finito di lavare i piatti e mi sento un colpo in basso alla nuca con una sensazione di calore e pressione che si estende in avanti tipo avessi indossato un caschetto. un calore impressionante ed una pressione pazzesca un dolore fortissimo che ancora oggi ricordo molto bene. Telefono alla guardia medica e mentre sono al telefono comincio a vomitare, ma un vomito strano quasi a spruzzo (tipo il film l’esorcista) non è di stomaco, non so come spiegare comunque è diverso dal solito. La dottoressa al tel si accorge e mi dice: metta giù 5 minuti e sono da lei. Infatti è arrivata subito e dopo avermi esaminata mi dice: quà c’è qualcosa di neurologico ma qui non riesco a capire. Le consiglio di andare all’ospedale più vicino. Mio marito mi porta all’ospedale consegno il foglio della guardia medica e loro mi danno un codice bianco entro alle 14 ed esco alle 01.00 con diagnosi di cervicalgia acuta. Passo una notte di inferno, mi imbottisco di antidolorifici da bucarmi lo stomaco e mio marito l’indomani telefona al 118 e i ragazzi mi riaccompagnano allo stesso ospedale del giorno prima. Mi sistemano su una sedia in corridoio con una flebo di toradol e quando mio marito gli dice dottoressa mia moglie parla da sola con la sedia lei le risponde ènormale è il toradol che la sta stordendo. Mi dimettono con diagnosi di cervicalgia acuta a grappolo e mi invitano a tornare l’indomani ad una visita neurologica. Di nuovo notte di mer…… lunedì mattina mio marito mi accompagna alla visita dal neurologo che conferma le 2 diagnosi e mi prescrive: supposte per il dolore, pastiglie per il mal di testa, gocce di calmanti. Il 02 dicembre chiamiamo un taxi e mi faccio accompagnare al pronto soccorso di un altro ospedale dove il medico mi dice: signora mi racconti tutto….poi aggiunge io ho già capito lei cosa ha ma per scrupolo facciamo una risonanza magnetica con il contrasto: diagnosi di MAV congenita a sx con rottura parete ed emmoragia cerebrale. Mi immobilizza e mi fa trasferire immediatamente presso il reparto di neurochirurgia dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Li mi prende in cura il dott. Federico Griva…..Grande Uomo come umanità, umiltà, professionalità e pazienza. Mi operano il 19 dicembre 2014 tutto ok ed esco il 28 dicembre 2014 per grazia ricevuta senza nessuna menomazione fisica visto che sono stata 3 giorni con emorragie cerebrali. Tengo a precisare che ho trovato uno staff medico, infermieristico e assistenziale da 100 e lode. Ringrazio mio marito Nicola che non mi ha mai lasciata un momento.
Spero che la mia storia possa essere di aiuto.

Sandra

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