Da Lia – Settembre 2015

Ciao Marco, e ciao a tutti
Mi chiamo Lia, ho 39 anni, e mi sento in dovere di raccontare la mia esperienza con la mav, perché questa è una storia che sembrerebbe a lieto fine e può essere utile a chiunque stia cercando aiuto, conforto o consigli dentro questo sito.

Più di venti anni or sono, notai la comparsa di un rigonfiamento sottomandibolare, e come me lo notavano tutti, quindi via con le ricerche: dal medico, dal dentista, dall’otorino, con radiografie e dolorosissime scialografie: tutti a fare a scaricabarile e a non sapere che pesci prendere, finché non parve evidente che l’unica ipotesi sensata fosse una scialoadenite, e l’unica soluzione fosse l’asportazione della ghiandola sottomandibolare.. Nella mia incoscienza ed ignoranza, qualunque soluzione (purché mi se ne presentasse una) mi pareva accettabile, e quindi via: via la ghiandola salivare, che “tanto ne abbiamo due, che vuoi che sia…”
L’operazione mi era stata prospettata come una cosa rapida, ed invece durò circa 4 ore, me ne resta un brutto ricordo, ma l’importante era risolvere il problema…
Tolta la bendatura ed il drenaggio, restava una bella cicatrice ed ancora quel gonfiore, ma tanto l’importante era aver risolto il problema…

E invece la ghiandola è andata via, ma la cicatrice e soprattutto il gonfiore è rimasto, e li a pensare che non doveva essere niente di grave, magari mi avevano solo ricucito un po’ male all’interno, vai a sapere cosa avevano combinato..
Passano gli anni, il gonfiore aumenta, ma si cerca di non farci caso, ok, ho un bozzo, un mostriciattolo sotto il mento, sono asimmetrica ma tanto non mi fa mica male, e poi alcune volte è più gonfio, altre meno… mica voglio finire di nuovo sotto ai ferri per una sciocchezza estetica!

Tutto fino a l’anno scorso, quando tutto ad un tratto il mostro si sveglia e comincia a pulsare, a farmi male, a darmi fitte ed a svegliarmi nel cuore della notte, ogni giorno, per un mese intero… A questo punto non si può più fare i vaghi, ricominciamo con le paure, coi medici e le loro supposizioni, con le radiografie e le risonanze, a cercare di capire cosa mai fosse quel bozzo sotto il mento finché non mi si richiede l’ago aspirato e lì finalmente due illuminate dottoresse esortano: qui non si può fare l’ago aspirato, qui sembrerebbe vascolarizzato, si direbbe un “angioma”..: ma certo, io un angioma sotto la lingua l’ho sempre avuto! Congenito! Ed è sempre stato lui a darmi fastidio, non la buonanima della ghiandola sottomandibolare! Anzi, da quando l’hanno tolta s’è messo più comodo, s’è allargato…

A questo punto sappiamo qual’è il problema, ma dobbiamo trovare come risolverlo: mi si dice che si tratta di una malformazione artero-vascolare, che se ne occupano gli otorinolaringoiatri, che se ne occupano i maxillo facciali, che va prima ridotta e poi rimossa, ma stavolta non mi fregano, voglio il parere di più medici, e via con le ricerche, chiedendo in giro, cercando su internet notizie su l'”angioma”, questo sconosciuto…
Finché non trovo il sito maxillo.it del dottor Giacomo Colletti
Mi dico che il sito è fatto bene, lui sembra una persona competente, ed è anche un bell’uomo: proviamo!

Prenoto un appuntamento a Milano e con mia grande sorpresa il mio “angioma” viene subito riconosciuto, qualificato e schedato: è una malformazione venosa, e va semplicemente tolto, senza sclerotizzazione o embolizzazione.
Il dottor Colletti mi ha messo al corrente di tutti i pro ed i contro, di come si sarebbe svolto l’intervento è di tutto quello che sarebbe potuto succedere (le peggio cose..!) e tuttavia mi son lasciata convincere dalla sicurezza, dalla tranquillità, dalla franchezza e dalla capacità di mettere a proprio agio del chirurgo, e grazie a lui sono stata ricoverata presso l’ospedale San Paolo di Milano.
L’operazione è stata rapida ed il dottor Colletti ha efficacemente asportato tutto!
Durante la degenza sono stata seguita quotidianamente da lui stesso (anche di sabato e domenica) con la medesima cura, costanza, meticolosità e dedizione con cui seguiva casi anche più complessi e delicati del mio
Sono stata fortunata nell’averlo incontrato: sapere che ci sono medici che si appassionano ad argomenti nebulosi come quello delle malformazioni vascolari mi ha fatto sentire un po’ meno sfigata.. e gli sono grata per avermi liberata dal mostro sottomandibolare!

Questa è solo la mia testimonianza, e chiunque può trovare notizie sul dottor G. Colletti nel web, ma se doveste avere dubbi o voleste farmi delle domande sulla mia esperienza, sono a vostra disposizione!
La mia mail è liacanino@gmail.com
Buona vita a tutti voi
Con affetto, lia

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